Alessandra O.
Sprinty
Barbone nano
Small
3° grado
Alessandra O.
NAZIONALE JUNIORES UNDER 18 nel 2016, 2017 e 2018
CAMPIONE ITALIANO JUNIORES UNDER 18 nel 2017 e 2018
CAMPIONE ITALIANO CSEN JUNIORES nel 2018 NAZIONALE WAO nel 2019
Alessandra O.
Stellina
Meticcio
Alessandra O.
NAZIONALE JUNIORES UNDER 14 nel 2014
Aurora G.
Micky
Cavalier King Charles
Aurora G.
NAZIONALE JUNIORES UNDER 14 nel 2016
Elena B.
Easy
Golden Retriever
Large
Elena B.
NAZIONALE JUNIORES UNDER 14 nel 2015
Francesca D.
Joy
Jack Russel Terrier
Francesca D.
Era il 2008 e avevo 9 anni. Un bel giorno, mentre mi trovavo in un allevamento di cani, un piccolo batuffolo di Jack Russell Terrier mi saltò in braccio. Da lì è iniziata la mia avventura cinofila.
Io e Jack abbiamo iniziato con l’educazione base e poi siamo arrivati all’Agility Dog.
Jack non è stato un cane facile, avevo 10 anni ed ero solo io ad allenarmi con lui, con la guida del mio primo istruttore Domenico.
Dopo un po’ di anni che praticavo Agility con il mio Jack e avevo iniziato da poco con Joy (la mia seconda Jack Russell Terrier), mi è stata fatta una certificazione di DSA e disprassia: ora capisco perché mi ritrovassi sempre abbracciata ad un ostacolo mentre facevo il percorso… perdevo l’orientamento perchè ero disprassica!
Grazie al lavoro con la neuropsicomotricista ho capito come gestire le difficoltà legate alla disprassia per riuscire ad affrontare un percorso nel migliore dei modi.
Nonostante tutto, nel 2014 sono riuscita ad arrivare a gareggiare alle selettive della nazionale italiana juniores di Agility Dog. Sfortunatamente, alla fine di quell’anno, abbiamo dovuto ritirare Jack dall’Agility per alcuni problemi fisici e nel 2015 abbiamo iniziato Rally-O insieme.
Intanto ho continuato a partecipare alle selettive con Joy e nel 2016 sono riuscita ad entrare a far parte della nazionale italiana juniores con lei. Di quell’esperienza ricorderò sempre l’adrenalina e l’ansia di entrare in campo con la divisa della nazionale e il gruppo che si era creato in quell’occasione, ma soprattutto di esserci arrivata con le mie forze e con Joy, anch’essa allenata solo da me e con l’aiuto di Angelo.
Dal 2017 ho iniziato con Casper, il primo Shetland Sheepdog di famiglia, e con lui potrò avere la possibilità di realizzare il mio sogno: integrare il mio futuro lavoro (Tecnico di Riabilitazione Psichiatrica) con i cani per aiutare bambini e adolescenti con disturbi del neurosviluppo. C’é ancora tanta strada che devo fare in termini di formazione e pratica, ma con la passione e la spinta motivazionale dell’esperienza personale, arriverò a realizzare il mio sogno!
NAZIONALE JUNIORES UNDER 18 nel 2016
Francesco F.
Glee
Border Collie
Medium
3° grado
Francesco F.
“Adesso non ho più bisogno di una sciarpa”
NAZIONALE JUNIORES UNDER 19 nel 2019
CAMPIONE ITALIANO CSEN JUNIORES nel 2019
Gaia F.
Luna
Pastore Tedesco
Gaia F.
Ho iniziato agility quand’ero molto piccola con Luna, un cane che avevamo salvato dal canile. Caratterialmente era fantastica solo che molte volte era davvero complicata. Con lei sono cresciuta e maturata sia fisicamente che mentalmente, e pian piano, con tanti sforzi sono riuscita a crearci un rapporto sempre più bello. Luna mi ha resa davvero tanto orgogliosa e felice, perché dopo tutti i pianti, le difficoltà e le cadute, sono riuscita ad ottenere dei risultati che in alcuni momenti in cui eri giù pensavo che non avrei mai ottenuto. Grazie a lei ho fatto tanta esperienza e le devo davvero tutto. Ora faccio agility con Falco, e con lui ho un legame veramente stretto e di intesa. È sempre con me in qualsiasi situazione, e questo rapporto non ci sarebbe se non lo avessi rafforzato sempre di più facendo questo sport. Faccio agility da più di 7 anni e posso dire solo una parola, MI FA STARE BENE!! Stare all’aria aperta, correre e giocare con il proprio cane è davvero una bellissima sensazione, e fidatevi, aiuta davvero tanto.
SPERANZA SAS 2017
Finalista Trofeo Kinder 2018
Iris R.
Bijou
Parson Russel Terrier
Iris R.
Mi viene particolarmente difficile riuscire a descrivere cos’è per me l’Agility, probabilmente perché ha sempre fatto parte della mia vita. Quando mia mamma era incinta di me già faceva Agility. Mi ricordo che quando ero piccola aspettavo il sabato per poter andare al GARU, dove la maggior parte del tempo lo passavo tra un campo e l’altro con i diversi istruttori. Ma mamma inoltre è sempre andata anche il martedì e quando decideva di portarmi con se per me quella era una cosa da grandi perché comportava il fatto di arrivare tardi a casa. I miei giorni al GARU li ho trascorsi in questo modo fino al giorno in cui hanno deciso di prendermi il mio primo cane Pepita. Quello per me è stato un grande passo, perché voleva dire che era arrivato il momento di mettere in pratica tutto ciò che nei 6 anni prima avevo imparato. Pepita è stata la mia più grande sfida nel campo di Agility, sia perché ero piccola ma anche perché era un cane davvero difficile. Ho passato anni nei quali non c’era gara in cui non uscissi dal campo piangendo, non perché non fosse andata bene ma perché non riuscivo a trovare il modo per potermi divertire e far divertire lei. Nel vedermi così triste, ma determinata Chiara e mamma hanno deciso di farmi arrivare Calì. Calì è stata la mia rivincita, dopo anni di pianti e di morsi presi, lei mi ha aiutato continuare a credere in questo sport. Non è stata una cagnolina fortunata, infatti alla vigilia del nostro saggio di corso base abbiamo scoperto che aveva un grave problema alla testa del femore e per questo è stata subito operata. Ma questo non ci ha fermate, grazie all’aiuta della nostra Cri Cri (dottoressa veterinaria Cristina Tarizzo) e tanta fisioterapia abbiamo ottenuto dei risultati che mai mi sarei aspettata. Per me Calì è stata la dimostrazione di come un cane possa cambiare la vita delle persone. Nonostante avesse dei problemi lei ha sempre fatto l’impossibile per rendermi felice e finalmente anch’io sono riuscita nell’intento di far divertire il mio cane. Purtroppo dopo anni di competizioni, anche se ancora giovane, Calì si è dovuta fermare in quanto i dolori che aveva non le permettevano di continuare, ma ancora oggi, quando ogni tanto la porto in campo le faccio qualche ostacolo, vedere in lei lo stesso entusiasmo di quando abbiamo iniziato mi fa capire come se fatto nel modo giusto questo sport possa aiutare e rendere felici sia il cane che il padrone. Il non poter più correre con la mia cagnolina mi ha demoralizzato molto, così mi è stata data la possibilità di allenarmi con Bijou, la vecchietta della casa, anche lei non è stata un cane facile da gestire. Con il passare del tempo però ho imparato e anche con lei sono arrivati dei risultati. Ero tornata a stare bene nel campo di Agility. Io sono arrivata al termine della carriera di Bijou, infatti insieme abbiamo percorso la sua ultima gara della vita. Infine è arrivato Yuppie, il cane con cui attualmente gareggio. Con lui all’inizio si era creata una sorta di diffidenza, probabilmente per il fatto che anche lui era un barboncino come Calì e mi sembrava fosse come sostituirla. Con il tempo abbiamo iniziato a capirci e adesso siamo inseparabili sia dentro il campo che fuori. Dopo tanti sforzi anche con lui sono arrivati i nostri primi risultati e sono riuscita a partecipare agli Europei Juniores. Esperienza conosciuta grazie a Calipso. Il poter avere a che fare con propri coetanei mi ha sempre dato la voglia di migliorarmi e la determinazione nel voler raggiungere i miei obiettivi. Inoltre mi ha dato la possibilità di conoscere persone meravigliose.
Crescendo i miei impegni scolastici mi hanno fatto mettere un po’ da parte questa mia passione, ma non mi hanno fatto smettere di amarla. Questo perché se si vuole, si può dare spazio alle cose che più ci appassionano.
Invece se devo parlare solo di me e dell’Agility come sport al di fuori del cane e delle persone, penso che sia stato una grande sfida per me. Il mettermi in gioco e il fatto che tutti mi guardassero, sono state insicurezze che con il passare degli anni grazie ai miei cani, a mia mamma, Angelo e alle istruttrici che mi hanno formata, sono passate.
Perché quando si è in campo tutto ciò che è al di fuori non conta, conti solo tu e il tuo cane ed è quello il momento in cui bisogna dare tutti se stessi per far avverare i propri sogni.
Infine voglio ringraziare, per questi 18 anni vicino a questo magnifico sport, tutti gli istruttori e le persone che ho conosciuto in questi anni che anche se indirettamente mi hanno dato la possibilità di conoscere ogni lato dell’Agility e mi hanno fatto crescere come persona.
NAZIONALE JACK RUSSEL nel 2017